Afta epizootica: conclusa l'Open Session della Commissione europea per il controllo della malattia

07/11/2018
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Organizzata dalla FAO con il supporto tecnico e logistico dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Puglia e Basilicata, la tre giorni italiana della Open session della Commissione europea sull'Afta epizootica è stata l’occasione per fare un resoconto dei progressi nella lotta alla malattia e lanciare la sfida al mondo politico per garantire l’accesso a vaccini di qualità nei paesi dove la malattia non è ancora stata debellata.
Lo ha reso noto un comunicato del Ministero della Salute, che ha ricordato che l’afta epizootica, specifica degli animali ungulati (come il maiale e lo stambecco), è una malattia infettiva altamente contagiosa capace di mettere in ginocchio l’economia e il sostentamento della popolazione.

La manifestazione si è svolta a Borgo Egnazia, in Puglia, dal 29 al 31 ottobre, e ha visto la partecipazione di oltre 250 scienziati da tutto il mondo. Aprendo i lavori della sessione, il capo dei Servizi veterinari italiani, Silvio Borrello, ha ricordato che l’Italia è da sempre impegnata su questo fronte, in parte per la posizione geografica che occupa nel Mediterraneo, ma soprattutto in virtù dell’eccellenza della rete dei suoi Istituti zooprofilattici sperimentali. 
Nel corso dei lavori,  è stato presentato il progetto per “l’afta epizootica e le malattie vescicolari del suino” messo a punto dall’Istituto zooprofilattico sperimentale di Lazio e Toscana, dal Centro di referenza nazionale e dal FAO collaboration centre dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Lombardia ed Emilia Romagna. Il programma punta a fornire assistenza e supporto per le attività di monitoraggio in molti paesi del Nord Africa e del Medio Oriente, contribuendo così a ridurre il rischio di introduzione della malattia in Europa.

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI
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